Fatture elettroniche EXTRA UE con partita iva italiana

Buonasera,

per la gestione di questi casi particolari in cui il fornitore è intracomunitario o extracomunitario ma con domicilio fiscale italiano vi consigliamo di chiedere indicazioni specifiche al vostro commercialista

Ovviamente non è tecnicamente possibile emettere un Autofattura Elettronica (se il fornitore è Extra-UE) o una Fattura Elettronica di Integrazione (se il fornitore è UE) ad in intestatario italiano (ad eccezione del Reverse Charge interno TD16)
Di conseguenza, nella scheda anagrafica di quel fornitore dovrà essere indicato un VAT number estero e non una Partita IVA italiana

Abbiamo chiesto al nostro commercialista e indovinate un po? CI ha detto di chiedere a fornitore del gestionale come gestire questi casi poichè hanno detto che ogni gestionale è a se.. Quindi rimando la palla a voi e attendo la procedura corretta per non incorrere in antipatiche eventuali sanzioni

Buongiorno,

in qualità di consulenti/programmatori di un software gestionale non è di nostra competenza dare indicazioni specifiche di tipo fiscale, mi dispiace.
La gestione di queste casistiche non può variare in base all'utilizzo di un software ma deve seguire precise indicazioni normative che sono oggetto di studio e applicazione di professionisti e commercialisti

Buon giorno,
io ho lo stesso problema. Il fornitore è extra UE. Il consulente mi rimanda a ready.
Dando una letta ai vari articoli in rete, ho capito che il fornitore estero avendo una partita inva italiana,. dovrebbe indicare in fattura intanto la sua partita iva per esempio cinese se è residente in cina e poi indicare senpre in fattura il suo rappresentante fiscale italiano con partita iva italiana. Ma è già difficile interpretare la normativa per noi italiani figuriamoci per loro.
Se faccio una fattura in reverse con l'intestazione del fornitore extra UE ed inserisco la partita iva italina, lo SDI me la scarta.
Insomma, navighiamo in alto mare.

Citazione:
Il consulente mi rimanda a ready.